Lectio Divina
Gv 14,15-21
Ringraziamo il Signore per la Parola che ci dona in questa VI Domenica di Pasqua, attraverso cui sentiamo tutto l’Amore che Egli nutre per ciascuno di noi, richiamando la nostra attenzione sull’importanza di aprire il nostro cuore sempre più all’ascolto della voce del Padre e di seguire i suoi comandamenti. ...
Solo se ci predisponiamo ad accogliere Cristo e il suo messaggio di salvezza nella nostra vita, allora Egli può lavorare in noi attraverso lo Spirito d’Amore, lo Spirito della Verità, lo Spirito Consolatore che il Padre vuole donare a tutti, perché nessuno possa sentirsi “orfano”. Il Signore ci mette innanzi alla libertà di ricercarlo o di rifiutarlo, facendoci comprendere quali siano le conseguenze di una scelta di vita con Dio o senza Dio, o di un Dio “a nostra misura”. Il Signore si è manifestato e si manifesta attraverso Gesù, perché tutti possiamo conoscere il suo amore gratuito e così beneficiare della grazia di vivere in Dio, con Dio e per Dio. Noi ringraziamo il Signore perché tutti abbiamo fatto e facciamo esperienza della sua Misericordia chiamandoci a conversione, riconducendoci “da una vita piena del nostro io”, ad una vita “di cui Dio” diviene il centro. Dalla nostra esperienza comprendiamo che quanto più ci apriamo ad accogliere la presenza di Dio viva e tangibile nella nostra quotidianità tanto più possiamo camminare e vivere nella grazia del Signore, ricevendo tutti i beni spirituali che sono la gioia, la pace, la speranza, la fiducia, la bontà, la mitezza, la pazienza, l’umiltà, di cui Egli vuole colmarci per poter godere della Beatitudine eterna già sin da ora, soddisfacendo l’innato desiderio di felicità che Dio stesso ha impresso nel nostro intimo. Chiediamoci allora se davvero siamo testimoni di questo Amore di Dio, se concretamente ci “sottomettiamo” ai suoi comandamenti comportandoci da “figli del Padre e non da orfani”, coscienti che solo nel seguire le leggi dell’Amore ritroviamo la nostra gioia e la nostra pace perché esse, gettando luce alla nostra vita, ci rivelano gradualmente il Volto e il Cuore di Dio. Gesù ci ha assicurato di non volerci lasciare “orfani”, garantendoci la sua presenza viva di Risorto sempre in mezzo a noi e ci dice che solo se noi lo “amiamo”, possiamo beneficiare della sua presenza che per noi è Luce nel buio della sofferenza, è Verità nei nostri dubbi ed angosce, è Consolazione nel pianto, nella disperazione, è il Tutto nel nostro niente. Chiediamo al Signore di venire a visitare i nostri cuori che spesso noi, a causa della nostra umana volontà, confiniamo a vivere momenti di solitudine e di abbandono, proprio perché non permettiamo a Dio di raggiungerli con il Sole della sua grazia, con il balsamo della sua Divina Volontà. I pagani della Samaria, hanno potuto ricevere il dono dello Spirito Santo, proprio perché hanno accolto il messaggio di salvezza annunciato loro dagli apostoli, e così venire guariti, liberati, risanati da ogni infermità, principalmente del cuore, che impediva loro di venire alla fede. Guardando al nostro modo di vivere la nostra vocazione cristiana di battezzato/a, nello stato di vita di: consacrata/o, madre, padre, moglie, marito, figlio/a, religioso/a, probabilmente ci accorgeremo di aspetti, abitudini, modi di fare o di pensare che non sono manifestazione dello Spirito di Dio che abita in noi. Il Signore con amore ci chiede di presentarli a Lui e noi con umiltà glieli offriamo con la retta coscienza che anche se questo può constarci sofferenza e tribolazione, siamo però certi di stare facendo il bene, sottomettendoci alla Volontà del Padre celeste. Chiediamo il dono della Divina Volontà alla Vergine Maria e diciamo: “Vieni Madre Immacolata ad accogliere in me la Divina Volontà e rinchiudi nel tuo Cuore Immacolato la mia umana volontà, perché vivendo nella luce e nella grazia dello Spirito Santo, possa fare sempre ciò che è gradito al Signore”.