17:Mag

Lectio Ascensione del Signore - Anno B

Lectio Divina

Mc 16, 15-20

La Parola che ci viene donata in questa Domenica in cui celebriamo l’Ascesa di Gesù in cielo, per sedere alla destra del Padre,

ci ricorda fortemente la grazia che risiede nel Sacramento del Battesimo con cui siamo incorporati a Cristo, divenendo membra vive del suo corpo, dunque cristiani chiamati, dal momento in cui riceviamo il dono dello Spirito Santo, a mettere in atto “i doni” che, mediante la grazia dello stesso Spirito, il Signore elargisce ad ogni creatura. Nella misura in cui si lascia agire e sviluppare la grazia dello Spirito Santo, ogni battezzato è chiamato a far fruttificare la chiamata, la vocazione che il Signore dona a ciascuno: a chi come apostolo, ad altri come profeti, ad altri ancora come evangelisti, ma tutti con un unico scopo: portare i fratelli all’obbedienza della fede, edificando il Corpo di Cristo. È questa la missione che Gesù, prima di ascendere al Padre, affida agli Undici e, attraverso di loro, a ciascuno di noi, in forza dello Spirito Santo che ci fa creature nuove, capaci, non per nostro merito, ma nel nome di Gesù Cristo, di “andare e fare discepoli molti popoli”. In questa missione, il Signore non ci invia da soli, proprio perché noi non possiamo agire sulla base di nostre capacità umane, ma l’annunzio del Vangelo è Cristo stesso, è Lui che, nella misura in cui noi crediamo con fede vera ed autentica, agisce con noi, per noi ed in noi, operando segni e prodigi che confermano la sua presenza viva, una presenza liberatrice, taumaturgica e redentrice, capace di scacciare ogni spirito del male, ogni presenza che disturba e distoglie l’uomo da un cammino di fede vero, bello, libero, un cammino pieno della grazia di cui il Signore vuole colmare ogni uomo. Ringrazio il Signore per le esperienze che, in fraternità, ci sta donando di vivere, sperimentando la grazia della potenza dall’Alto, in forza dello Spirito Santo, che non fa cose nuove, ma fa nuove le cose che già ci sono, donando quel soffio di vita laddove c’è morte, portando luce al buio, guarigione dove c’è malattia, fede dove c’è dubbio, gioia dove c’è tristezza, donando Cristo che è Risurrezione e vita! Sono tante e diverse le esperienze che ci hanno trasmesso l’importanza di far vivere lo Spirito di Dio che abita in noi, un tesoro che non può e non deve restare nascosto, ma che va alimentato, perché, ogni laico in forza del proprio battesimo può permettere a Gesù di agire e nel suo Nome sperimentare la grandezza, la potenza liberatrice e guaritrice che vi risiede. Perciò S. Paolo ci esorta a “comportarci in maniera degna della nostra chiamata”, lasciando agire lo Spirito del Signore e permettendo alla nostra vocazione di svilupparsi, con “ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, avendo cura di conservare l’unità dello spirito con il vincolo della pace”, sì, avendo cioè cura di custodire la nostra anima da ogni spirito che ci può distrarre o indebolire la nostra fede, coscienti che solo con la forza della preghiera, della lode, dei Sacramenti, manteniamo vivo lo spirito purificando il nostro cuore, la nostra anima, la nostra mente, il nostro corpo. In attesa della Pentecoste, chiediamo al Signore il dono di una nuova effusione del suo Santo Spirito, del “Battesimo nello Spirito Santo”, perché, come ha detto il missionario laico carismatico Ironì Spuldaro in un incontro in cui si è avuta la grazia di partecipare, ogni battezzato deve divenire “schiavo dello Spirito Santo”, permettendo così al Signore di accompagnarci sempre nelle nostre azioni, parole, decisioni, mettendo cioè le nostre vite a servizio del Regno, portando avanti la missione a cui siamo chiamati: battezzare i popoli nel nome del Signore Gesù, finché arriviamo tutti all’unità della fede e alla conoscenza del Figlio di Dio, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. La Vergine Maria, che vegliava nel Cenacolo insieme agli apostoli in attesa della Pentecoste, ci renda desti nell’accogliere la Volontà di Dio con cuore e anima sempre più aperti. Vieni Signore Gesù, per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, stendi la tua destra potente su ciascuno di noi, riempici di te, plasmaci, fondici, riempici, usaci, Spirito di Dio scendi su di noi! Maranathà, vieni Signore Gesù!

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