11:Ott

Lectio XXVIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

Lectio Divina

Mc 10,17-30

La Parola di questa XXVIII Domenica del Tempo Ordinario ci vuol aiutare a progredire sempre di più nel nostro cammino spirituale facendoci riflettere sull’importanza di mettere Cristo al primo posto nella nostra vita.

La Prima Lettura tratta dal Libro della Sapienza è davvero molto bella, meditandola, riusciamo a cogliere la grazia di cosa significhi “lasciarsi incontrare” per sempre dal Signore. Chiunque abbia sperimentato la gioia di vivere nel Signore, potrà rivedersi nelle parole ricche di saggezza di questo Libro sapienziale, che ci fanno meditare sulla vera Sapienza che viene dall’Alto, Dio, la cui conoscenza e il cui valore, non si possono paragonare a nessuna “gemma inestimabile”. Ed è proprio su questo “paragone” che la Parola di oggi ci vuol far riflettere, perché nonostante l’incontro con il Signore cambi la nostra vita, il nostro modo di vedere le cose, di pensare, di agire, però oggi ci viene richiesto fino a che punto siamo capaci di “Seguire” il Signore, di metterci in cammino senza riserve. Come ci dice la Lettera agli Ebrei, possiamo personalmente sperimentare quanto la Parola di Dio sia “viva ed efficace … discerne i sentimenti e i pensieri del cuore”; sentiamo infatti che la Parola ci scava dentro, aiutandoci a capire come stiamo camminando, se stiamo progredendo, se mettiamo in pratica la Parola che ascoltiamo o se ancora facciamo fatica, se sentiamo nel cuore di voler seguire totalmente il Signore ma nel momento in cui veniamo messi dinanzi ad una scelta anche noi come “il tale del Vangelo che possedeva molte ricchezze”, torniamo sui nostri passi, col volto triste e scuro, coscienti di non riuscire a mettere in atto quello che il Signore ci chiede. Tutti possediamo, siamo attaccati a delle cose, agli affetti, alle nostre abitudini, alla nostra vita, tutti ci lasciamo schiavizzare dalla nostra umana volontà, ma il Signore di settimana in settimana, anche se con parabole, insegnamenti diversi, vuol farci arrivare un unico messaggio: per essere veramente felici, bisogna vivere nella Divina Volontà, accogliendo con gioie e prove quello che Dio ci chiama a compiere. Non è facile, il cammino di conversione avviene ogni giorno e seguire il Signore nel quotidiano, significa fare dei passi in avanti, lasciando che il nostro progredire ad imitazione di Gesù, ci avvicini sempre più a Lui, e questo certamente comporta un lasciare dietro ciò che ci è di peso, ciò che non ci permette di fare passi in avanti. Dobbiamo chiedere al Signore che il suo Spirito di Sapienza ci illumini, aiutandoci ad aprire il nostro cuore, ad uscire da noi stessi, dal nostro io, che è il principale ostacolo verso la santità, perciò con l’aiuto dello Spirito Santo rinunciamo a noi stessi chiedendo a Dio di darci la forza per abbandonarci a Lui, nostro unico tesoro. “Nulla è impossibile a Dio”, perciò se ci crediamo, sappiamo che in Lui possiamo riuscire a realizzare ciò che ci chiede e la nostra ricompensa celeste non tarderà. Chiediamo alla Vergine Santissima, Donna del fiat, di intercedere per noi, perché riusciamo a “digiunare”, a staccarci dalle cose terrene, perché il Divino ci attende per compiere in noi, come in Maria, la sua Volontà, per divenire discepoli che seguono il Maestro “dovunque” Egli vada, raggiungendo quella beatitudine di cui ci parla il Canto al Vangelo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”.

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