14:Feb

Lectio I Domenica di Quaresima - Anno C

Lectio Divina

Lc 4,1-13

Con il mercoledì delle Ceneri si è aperto il nuovo Tempo liturgico della Quaresima, cioè un tempo di quaranta giorni che la Chiesa ci dona per prepararci spiritualmente a celebrare la Pasqua del Signore. Nel Vangelo che caratterizza questa I Domenica di Quaresima, ...

San Luca ci racconta di come Gesù fu sospinto nel deserto dallo Spirito Santo, quello spirito che “come di colomba” si era posato su di lui quando venne nel Giordano a farsi battezzare da Giovanni, ed è proprio in virtù della forza dello Spirito Santo che Gesù può affrontare i quaranta giorni di vita nel deserto, durante i quali, non mangiò nulla e fu tentato dal diavolo. Gesù oggi ci invita a seguirlo nel deserto, a fare deserto, a ritagliarci dei momenti di preghiera personali, dove possiamo ascoltare in profondità il Signore che parla ai nostri cuori donandoci luce sui digiuni che possiamo offrirgli. La Madre Chiesa invita al digiuno e all’astinenza il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, e solo all’astinenza dalle carni tutti gli altri venerdì di Quaresima; subito noi ci affanniamo alle alternative culinarie da adattare in questi giorni, che sicuramente non possono essere come quelle degli altri giorni; tuttavia, quante volte magari per puro precetto, aderiamo al digiuno o ci asteniamo dal mangiare le carni, ma realmente non comprendiamo il vero senso della rinuncia che il Signore ci chiede come occasione per avvalorare la sua presenza eucaristica nella nostra vita. Durante un ritiro, vissuto insieme alla Fraternità, mi ha colpito molto la riflessione di un sacerdote che riguardo al digiuno, ha detto che la bontà del “pane”, non la si apprezza quando abbiamo tante altre cose da mangiare. È proprio vero! Soprattutto nelle grandi feste, quando c’è “tanto altro”, il pane è l’elemento che viene scartato, lasciato, buttato. Questa riflessione subito mi ha fatto pensare a Gesù, il Pane della vita: quando abbiamo altro a cui dedicarci Lui viene messo da parte, non viene apprezzato, non viene gustato … Il senso di ritirarsi, è allora quello di permettere a Gesù di riempire questo deserto, con la sua Parola, come Verbo, come Pane che vuole lasciarsi spezzare da noi. La decisione ferma di fare silenzio interiore, di lasciare parlare Gesù, ci metterà alla prova, ed è proprio in quel momento che la forza dello Spirito Santo che abita in noi, dovrà sostenerci nel non assecondare le “tentazioni” che vogliono distrarci da questa intimità col Signore. Sarebbe bello e fruttuoso fissare un proposito in questo cammino quaresimale, come per esempio, andare a Messa tutti i giorni, se non lo si fa già, e saper resistere a tutti gli ostacoli che potrebbero impedire questo “deserto”. Sono tante le occasioni nella vita quotidiana che il Signore ci dona per vivere spiritualmente il digiuno e il deserto, accogliamole con gioia e con perseveranza perché anche noi possiamo portare “all’altare del Signore le primizie” del nostro sì! Chiediamo a Maria, discepola fedele, anche nell’ora della prova, di accompagnarci nel nostro impegno spirituale che ci dona frutti reali, donandoci tutta la sua tenerezza, perché questa Quaresima sia intrisa della Misericordia di Dio, che accoglie sempre la miseria dell’altro. In questo Anno Giubilare, il farsi carico della miseria del nostro prossimo, è il vero digiuno che possiamo offrire al Signore.

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