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06:Mar

Lectio IV Domenica di Quaresima - Anno C

Lectio IV Domenica di Quaresima - Anno C

Lectio Divina

Lc 15,1-3.11-32

La IV Domenica del Tempo di Quaresima, viene anche detta Domenica della gioia, dal latino “laetare”, cioè rallegrarsi, gioire. Meditando la Parola ...

comprendiamo come questa gioia venga oggi donata anche a noi, una gioia che non si manifesta come semplice stato d’animo, ma si concretizza nella certezza che siamo tutti figli di un Padre Misericordioso, pieno di tenerezza e di Amore, un Dio Papà che si rallegra per ogni figlio che riconosce questa paternità, una paternità che sempre accoglie, che sempre perdona, che sempre ama. Raccontando la parabola del figliol prodigo Gesù, seduto a tavola con i peccatori, esalta implicitamente la necessità per ogni uomo, di mettersi a nudo dinanzi al Signore; infatti solo riconoscendosi nella propria debolezza, nella propria natura umana e perciò fragile, l’uomo può permettere a Dio di donare il suo Cuore, il suo perdono. È questo il cammino “di ritorno” che con ansia paterna il Padre si attende da ciascuno di noi: tastando la nostra miseria, il nostro essere niente quando ci allontaniamo dalla figura maestra del Padre, possiamo, rientrando in noi stessi, riconoscerci peccatori, deboli, piccoli, indifesi e perciò bisognosi di ricevere il Cuore palpitante di Dio: la sua Misericordia che è sempre pronto a donare. E questa certezza che Dio sempre ci aspetta la vediamo nello sguardo del padre che già da lontano aveva visto il figlio: lo sguardo di Dio ci segue sempre ed è uno sguardo che non giudica, ma uno sguardo che ci ha già perdonato ancor prima di poterci abbracciare, perché “il cammino di ritorno dei suoi figli” è segno di umiltà nel riconoscersi nulla per essere tutto in Lui. È questa piccolezza che da gioia al Padre e diviene motivo di festa, perché è la condizione giusta che può permettergli di esprimere tutta la sua paternità, trovando un cuore aperto a ricevere il grande dono del suo Amore. Ancora una volta la Parola ci scuote, aiutandoci a comprendere il valore della conversione, cioè del richiamo del Padre a ripulirci da tutto ciò che ancora ci tiene “lontani” da Lui, e che non ci permette di indossare l’abito bello, l’anello al dito, i calzari ai piedi, non ci permette di rivestirci della sua Misericordia. Dio ci invita a ritornare con cuore contrito a Lui, predisponiamoci a questo incontro per prepararci a fare una Pasqua del cuore, una Pasqua piena di gioia perché Cristo è risorto in noi. Chiediamo alla Vergine Maria, Madre della Misericordia che non si stanchi mai di posare su di noi il suo sguardo pieno di tenerezza perché in Lei noi possiamo contemplare Gesù, Volto della Misericordia del Padre.

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