22:Mag

Lectio Solennità Santissima Trinità - Anno C

Lectio Divina

Gv 16,12-15

Il Tempo Pasquale che abbiamo appena lasciato ci ha resi partecipi della Pasqua del Signore compiuta nella sua morte e risurrezione. Le ultime due domeniche abbiamo contemplato l’Ascensione di Gesù, cioè la sua salita in Cielo alla destra del Padre, e conseguentemente, nella Pentecoste, il dono dello Spirito Santo elargito dal Padre e dal Figlio. Gesù così porta avanti la missione di Dio Padre, rivelandoci in pienezza il suo Volto ed essi nell’unità di intenti vengono a dimorare in noi per mezzo dello Spirito Santo. Immessi “nell’ordinarietà” del nuovo Tempo Liturgico, la Chiesa ci dà grazia di contemplare le tre Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nell’unità della Santissima Trinità: unica natura operante in una triplice forza. ...

La Prima Lettura dal Libro dei Proverbi ci fa riflettere sulla Sapienza di Dio, origine e fonte di ogni cosa, forza creatrice e datrice di vita. Volgendo il nostro sguardo sulla Creazione e sulle meraviglie che in essa Dio ha compiuto, ritroviamo questa Sapienza nel ritmo delle onde del mare, nei raggi luminosi del sole, in ogni granellino di sabbia, nella brezza del vento, in ogni foglia, nella perfezione di ogni essere vivente che vive nella terra, sottoterra, nel mare, nei fiumi, in cielo, nella bellezza di ogni uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio. Nel calore del sole, nella limpidezza del mare, in ogni alito di vento, nel colore dei fiori, e così via, sentiamo tutto l’amore di Dio per noi, il suo continuo “ti amo” per ciascun uomo e nell’ammirare la sua opera anche noi restituiamo al Padre a nome nostro e delle creature la nostra lode, benedizione in ringraziamento del suo amore gratuito. Un amore, quello di Dio, che non si è arrestato nella bellezza ed armonia del Creato, ma che si è concretizzato nella sua opera Redentrice con il dono del Figlio: Gesù Cristo. Egli, il Verbo del Padre, la Parola fatta carne, ha dato Volto alla Sapienza di Dio, insegnando alle genti, annunciandone la Misericordia e, nel dono di se stesso, riscattando a prezzo del suo Sangue, la vita “perduta” per i figli di Dio. Perciò il nostro grazie sale a Dio Creatore e al Figlio Redentore che insieme poi, nella comunione di azione, hanno effuso a tutti gli uomini il loro amore divino attraverso l’azione santificante dello Spirito Santo, grazie al quale il Padre e il Figlio possono dimorare in noi. Nel Battesimo perciò, col dono dello Spirito Santo, tutti veniamo “immersi” nella Santità del Padre per mezzo del Figlio, ma è anche grazie agli altri Sacramenti (Cresima, Eucarestia, Riconciliazione, Unzione .. ecc …), che questa azione santificatrice può in noi rinnovarsi e progredire. La triplice azione Creatrice, Redentrice e Santificante rispettivamente del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, rivela ed è espressione della operante forza unitaria, ma distinta, delle tre Persone. In questo si manifesta l’unità della SS. ma Trinità: il Padre agisce e si rivela nel Figlio per mezzo dello Spirito Santo. Vivere nella Divina Volontà, ci apre sempre di più al Mistero Trinitario, perché le tre Persone della Trinità, non possiedono la loro volontà propria in maniera separata, ma condividono la stessa Divina Volontà. Per questo motivo tra di loro non c’è altro che armonia, pace e felicità. Attraverso il potere della Divina Volontà il Padre elargisce il suo amore infinito a suo Figlio ed attraverso lo stesso potere della sola ed unica Divina Volontà, il Figlio può perfettamente corrispondere lo stesso amore, amore che, insieme ci manifestano, nell’effusione dello Spirito di verità che ci apre ad una conoscenza sempre maggiore e alla piena comunione col Padre e con il Figlio. Inciampare nell’assecondare la propria umana volontà, cadere nel peccato, ci divide da questa comunione, ci allontana dal poter beneficiare della grazia di vivere in perfetta sintonia con Dio Creatore, corrispondendo al suo Amore Trinitario. Colpiscono nel Vangelo le parole di Gesù che parlando ai suoi discepoli dice di non poter rivelare pienamente tutto, perché si rende conto che “non sono in grado di portarne il peso”: hanno prima bisogno di aprirsi all’accoglienza dello Spirito di verità, attraverso cui poter far chiarezza principalmente dentro loro, annullando tutte le paure, contrasti e dissensi che l’umana volontà genera. Queste parole Gesù le rivolge anche a noi rinnovando l’invito ad aprire il nostro cuore nel desiderare “il regalo della Divina Volontà” perché la SS. ma Trinità possa manifestare in noi tutta la sua gloria e potenza di cui ogni uomo è chiamato ad essere testimone vivente. Chiudiamo nel Cuore della Vergine Maria, Regina del Fiat, la nostra umanità, perché possa rivestirla della gloria di Dio; Ella, insegnandoci a vivere di Divina Volontà possa guidarci alla piena comunione col Sole della SS. ma Trinità, divenendone espressione, portando a tutti la gioia e la luce dell’essere battezzati, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!

Ultima modifica il Venerdì, 20 Maggio 2016 16:33
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