10:Lug

Lectio XV Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

Lectio Divina

Lc 10,25-37

La Parola che la liturgia ci offre in questa XV Domenica del Tempo Ordinario mette a nudo il nostro cammino di conversione, facendoci riflettere quanto e se la Parola del Signore che ascoltiamo, che celebriamo, che meditiamo, penetra profondamente nel nostro cuore sino a trasformarlo, sino a farci sentire di essere “eco del Cuore del Padre”, un cuore cioè aperto sempre a donare Misericordia lasciandosi coinvolgere dalla “miseria del prossimo”. ...

Il cammino di conversione è continuo, e la vita di ogni giorno, mette alla prova il nostro essere di Cristo, cioè il nostro vivere nutriti del Verbo fatto carne, cioè di Gesù che si fa Parola che vuole essere incarnata in noi, perché tutto il nostro essere sia ad “immagine del Dio invisibile”, cioè renda visibile palpabile e tangibile l’amore di Dio Padre, nel nostro parlare, nella nostra capacità di ascolto, nel nostro saper tendere le mani, il nostro saperci “fare prossimo” con chi ha bisogno di “toccare l’umanità di Gesù” in noi. In questo Anno Giubilare, tante volte il Santo Padre, ha insistito sulla necessità di riscoprire ed esercitare le Opere di Misericordia corporali e spirituali, perché la nostra vita cristiana possa crescere nel divenire Vangelo vivente. Il Vangelo di oggi, facendoci meditare la parabola del buon Samaritano, ci lascia questo messaggio di Gesù di “andare” e “fare”: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”. Prima di andare verso l’altro bisogna però avere “occhi attenti” come quelli del Samaritano per accorgersi della necessità dell’altro, bisogna liberarsi dall’indifferenza e dall’individualismo “del levita e del sacerdote”, bisogna lasciarsi toccare e chinarsi su tutte le ferite umane per risanarle con il balsamo della compassione, cioè immedesimandosi nel “pathos” dell’altro, entrando con delicatezza nella storia dei fratelli. In un mondo che incita all’autonomia, al saper fare da sé, che ci insegna l’individualismo, Gesù continua a ricordarci l’importanza di non allontanarsi dagli insegnamenti del Padre che aprono al dono di se stesso per la salvezza dell’altro, che parlano di fraternità, di condivisione, di crescere nella capacità di saper “consolare”, di stare con chi è solo, di andare e fare … fare come avrebbe fatto Lui, guardando con i suoi occhi, ascoltando con le sue orecchie, camminare sui suoi passi, abbracciando con le sue braccia, toccando con le sue mani, parlando con la sua voce, amando con il suo Cuore. Chiediamo alla Vergine Maria la grazia di aiutarci a vivere liberi dai condizionamenti della volontà umana che possono occludere la nostra santa decisione di lasciarci convertire dalla Divina Volontà ogni giorno per divenire sale della terra e luce del mondo, in un mondo che tende alle tenebre e al vivere senza il “buon sapore” di Cristo.
Vieni Divina Volontà a vivere in noi, perché tutto ciò che siamo e che facciamo siano ad immagine della Divinità di Gesù Cristo, Pastore e vita delle nostre anime.

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