Lectio Divina
Lc 12,49-53
Accogliere la Volontà del Signore e far sì che la sua Parola si incarni nella nostra vita incontra spesso l’ostacolo dell’umana volontà che, come barriera impedisce a Dio di lavorare nella nostra anima, nel nostro cuore, di fare verità, di portare avanti il suo progetto di eternità che ha pensato per ciascuno di noi. È questo il messaggio che ci dona la Parola in questa XX Domenica del Tempo Ordinario, attraverso cui il Signore riscalda il nostro cuore col “fuoco” del suo amore, della sua misericordia, del suo perdono, del suo spirito, della sua Divina Volontà con cui vuole ridonarci quello “spirito di figli” che ci appartiene da sempre. ...
Scegliere di seguire il Signore, di far parte del suo gregge, ponendosi all’ascolto perseverante della sua voce, è un cammino che consta impegno, decisione e volontà per permettere a Dio di operare dentro e fuori di noi liberazione e guarigione. Oggi Gesù nel Vangelo parla di questo fuoco che è venuto a portare sulla terra, e noi che seguiamo il Signore sentiamo le fiamme di questo amore che vogliono bruciare in noi e attorno a noi, tutto ciò, come ci dice S. Paolo, “che è di peso e il peccato che ci assedia”, tutto ciò che ci impedisce di correre dietro a Gesù, tutto quello che ci fa rallentare nella corsa verso la santità, tutto ciò che di umano e spirituale crea in noi difficoltà nell’accogliere con cuore aperto, umile e fiducioso, la volontà del Signore fatta sì di gioie ma anche di prove. Aprendoci all’azione di Dio, e fissando lo sguardo sulla vita di Gesù, sulla sua obbedienza al Padre, sulla sua cieca decisione di compiere il Divin Volere, anche a costo del suo sangue, sentiamo come il Signore invita anche noi a non “stancarci perdendoci d’animo” dinanzi alle tribolazioni che fanno vacillare la nostra fede, ma con la ferma certezza che tutto concorre al bene di quanti amano il Signore, accogliamo ogni cosa come motivo di crescita, ogni “morte” come occasione di risurrezione, ogni “immersione nel fango” come motivo di rivolgere al Signore le nostre invocazioni di aiuto. È Lui il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che Egli conduce; lasciamoci guidare con fede, abbandonandoci nelle braccia del Padre, in cui troviamo il nostro tutto: amore, gioia, speranza, consolazione, compassione, ascolto, liberazione e guarigione dalle nostre ferite causate dall’umana volontà, fonte di ogni peccato. Chiediamo alla Vergine Santissima, Donna del sì, di camminare con noi, perché sia Lei a sostenerci nella lotta, a liberarci dalle trappole del nemico e da tutto quello che può “dividerci” da Cristo. Aiutaci Madre a tenere fisso lo sguardo su Gesù, in Lui riponiamo ogni nostra speranza, è Lui che vogliamo seguire, perché “porti a compimento in noi” la Divina Volontà.