28:Ago

Lectio XXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

Lectio Divina

Lc 14,1.7-14

La Parola di Dio non cessa di istruirci, di arricchirci, di guidarci verso la via del bene, quella via che ci fa imboccare la strada verso la santità. Ci sentiamo amati dal Signore che come Padre buono e misericordioso ci guarda sempre con occhi umani e, non badando alle nostre debolezze e cadute, pur conoscendole bene, rinnova continuamente in noi la chiamata alla sequela, a camminare seguendo passo passo le sue orme. ...

E proprio in questa XXII Domenica del Tempo Ordinario Dio Papà ci invita a mirare al suo Cuore mite ed umile e lasciandoci avvolgere e “sconvolgere” da questo amore così puro e gratuito, ci esorta con tenerezza a non lasciare che questo tesoro sia sciupato invano, ma possa essere custodito, perché attingendo da esso, possa insegnarci a comprenderne il valore. L’umiltà, la mitezza, sono virtù che Gesù ha vissuto, incarnato ed è Lui per noi l’esempio da seguire, il modello da imitare, perché sappiamo che Egli ci insegna la via che conduce al Padre. Crescendo nell’Ascolto pregato della Parola, sentiamo come ogni giorno il Signore pianta nel nostro cuore un seme che abbiamo la responsabilità di far fruttificare e siamo pienamente coscienti che se il nostro terreno non è libero dalle erbacce, esse sarebbero solo di ostacolo alla crescita del germoglio e della pianta. Per imparare l’umiltà e la piccolezza evangelica di cui Gesù ne è l’esempio perfetto, dobbiamo desiderare con ardore il dono di vivere nella Divina Volontà e la rinuncia alla volontà umana. Imparare ad amare con il Cuore di Dio, significa fare diminuire di giorno in giorno il nostro io, che viene fuori in tutto; meditare su ciò che ci fa sentire grandi e non ci permette di essere miti, umili, sarà uno stimolo per un buon esame di coscienza. Avendo avuto la grazia di trascorrere giorni di pace alla scuola della Mamma celeste, a Medjugorje, prendiamo sempre più coscienza come Ella, riconducendoci con semplicità ad ascoltare, ad adorare, a nutrirci di suo Figlio Gesù, ci conduce ad imboccare la strada delle virtù e ad abbandonare quella dei vizi, delle dipendenze. La Vergine Maria chiama i suoi figli ad una decisione seria, aggrappandoci alla preghiera, perché solo in essa possiamo comprendere la chiamata alla santità a cui Dio ci chiama. Proprio Lei che è la Regina del Fiat divino, ci insegna la via dell’umiltà, non quella che ci fa apparire bravi e buoni, ma quella che tira fuori i nostri lati oscuri, perché il Sole della Divina Volontà possa illuminarli, guarirli e trasformarli affinché noi possiamo essere veri dinanzi agli occhi di Dio. Chiediamo a Lei la grazia della docilità, dell’obbedienza, dell’ascolto, perché la Parola del Signore possa essere accolta da noi con cuore disponibile, pronto a lasciarsi “istruire”, convertire. Rendici piccoli Mamma, perché nella piccolezza Dio manifesta la sua grandezza, rendici umili perché Dio possa esaltarci, rendici nulla perché la Divina Volontà sia il nostro tutto. Amen!

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