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27:Nov

Lectio I Domenica del Tempo di Avvento - Anno A

Lectio I Domenica del Tempo di Avvento - Anno A

Lectio Divina

Mt 24,37-44

La I Domenica del Tempo di Avvento che celebriamo quest’oggi, apre le porte al nuovo Anno Liturgico: l’Anno A subentra all’Anno C, e si caratterizzerà, secondo il ciclo di letture previsto dalla Liturgia, per il Vangelo secondo S. Matteo, che ascolteremo di domenica in domenica. Sappiamo anche che il Tempo di Avvento è un tempo di attesa che ci prepara al Natale, al dono di Gesù Cristo per tutta l’umanità, ecco perché in generale la Parola stessa, ruota attorno al tema della vigilanza, dell’attesa, e meditando le letture cogliamo infatti questo “dinamismo della Parola” ...

che intende smuovere le coscienze per prepararsi bene ad accogliere “il Signore che viene”, che viene per noi. Tuttavia non possiamo rinchiudere questo invito del Signore a “rimanere desti” solo in un tempo prestabilito in preparazione al Natale, perché tutta la vita del cristiano non deve mai perdere di vista che il Signore ci chiama giorno per giorno a rimanere desti nel suo amore, a camminare “rivestiti della luce” dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel giorno del Battesimo, grazie al quale abbiamo acquisito una paternità spirituale, come “figli adottivi” del Padre. Camminare nella luce del Signore perciò significa seguire quello che Egli ci dice, affinché possiamo sempre più, liberi dalle conseguenze del peccato originale che è origine di ogni concupiscenza, divenire conformi a Cristo Gesù, nostro Maestro e Pastore. Tutto il Vangelo è manifestazione dell’annuncio che Dio ci ama, e ci ha creati per amarlo, seguirlo, imitarlo, perché la nostra stessa vita sia testimonianza concreta di saper “accogliere la venuta di Gesù” in ogni evento della vita, piacevole o meno, coscienti del fatto che tutto ciò che Egli ci dona è una preparazione all’incontro “faccia a faccia” con Lui, quando “lo vedremo così come Egli è”. Nel Vangelo che siamo invitati a meditare in questa I Domenica di Avvento, S. Matteo ci racconta l’episodio in cui Gesù, parlando ai discepoli, paragona la sua venuta come ai tempi di Noè: tutti conducevano la loro vita ordinariamente, senza badare troppo alle cose del Signore, presi dalle cose umane, invece Noè e la sua famiglia, non hanno lasciato cadere nulla della Parola data loro dal Signore, testimoniando un ascolto attento, vigilante e concreto che li ha condotti, “nel momento del diluvio”, alla salvezza. Ci accorgiamo come anche noi non siamo lontani da questa Parola, ci sono “tanti diluvi” che dovrebbero “svegliarci dal sonno” dell’indifferenza, del torpore, di una fede spenta che non dimostra questo desiderio anelante alle cose di Dio, di una quotidianità che vive troppo di umanità e troppo poco di spiritualità. Il Signore ci richiama dal buio dell’errore alla luce della Verità, perché il buio degli affanni, delle preoccupazioni, dei progetti, della vita di ogni giorno, possa non rinchiuderci in una routine che si è dimenticata di Dio e che vive solo di idoli. Il Tempo di Avvento sia per noi un tempo di grazia, un tempo di Misericordia, in cui possiamo guardare alla vita, che non è solo la nostra famiglia, il nostro lavoro, “le nostre cose”, ma avere uno sguardo di Misericordia sulle “miserie dell’umanità” che vive tanti diluvi, tante tempeste, tanti dolori, a causa del non “voler ascoltare la voce del Signore” che mendica Misericordia, cioè salvezza per tutti, non solo per pochi. Lasciamoci istruire e illuminare dalla Parola del Signore, e lasciamo che essa ci cambi dentro e fuori, perché rivestiti delle armi della luce di Cristo possiamo illuminare soprattutto il buio di quei cuori che rifiutano l’amore di Dio. Accogliamo questa Parola, non come parola di uomini, ma quale è veramente, quale Parola di un Padre che ama i suoi figli e che desidera per loro il bene eterno. La Vergine Maria, Madre di ogni uomo ci rivesta della sua luce, perché fortificati dalla sua presenza possiamo camminare senza stancarci, guardando oltre l’orizzonte, elevando lo sguardo del nostro cuore a Colui che viene per noi, che viene a salvarci.

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