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05:Mar

Lectio I Domenica del Tempo di Quaresima - Anno A

Lectio I Domenica del Tempo di Quaresima - Anno A

Lectio Divina

Mt 4,1-11

La Celebrazione liturgica del Mercoledì delle Ceneri ha aperto le porte al Cammino Quaresimale, Tempo di quaranta giorni di preparazione alla Pasqua e perciò cammino verso Gesù Risorto. Il nuovo Tempo liturgico, che la Chiesa ci dona, è segno dell’Amore di Dio, durante il quale, attraverso la penitenza, il cristiano cammina per poter poi risorgere con Cristo, rinascere dall’Alto, dall’Amore di Dio.

La Quaresima è tempo di speranza, come ha detto il Santo Padre durante l’Udienza del mercoledì in Piazza S. Pietro, in occasione del Mercoledì delle Ceneri, prendendo come riferimento il cammino, l’esodo del popolo di Israele dalla schiavitù dell’Egitto verso la libertà, durato quarant’anni, durante il quale il popolo prescelto sperimenta l’aiuto di Dio che lo guida verso la Terra promessa. Anche per noi il Tempo di Quaresima è dunque un tempo di speranza, un “esodo”, un’uscita dal peccato verso la libertà dell’amore di Dio che desidera per il suo popolo la vita e non la morte. L’attraversamento del deserto, durante il cammino, mette a dura prova la fedeltà del popolo, che spesso rimpiange “l’Egitto”, ma nonostante le cadute, il Signore mantiene la sua promessa di fedeltà conducendolo verso la meta desiderata. Per noi in questo tempo, la penitenza, il digiuno, le opere di misericordia, la preghiera intensa, sono tutte “prove” che misurano la nostra fedeltà verso il Signore, chiamandoci a misurarci con la nostra capacità di saper affrontare il buon combattimento spirituale, che se da una parte mette innanzi le nostre debolezze, dall’altra ci fortifica rafforzando il nostro desiderio e la nostra speranza di “fare Pasqua” con il Signore. È vero, il cammino di conversione è quotidiano e non possiamo certamente ridurlo a questo Tempo, ma esso diventa occasione per poter approfondire e rinsaldare il nostro legame con il Signore, che ci invita a rimanere uniti a Lui “come i tralci alla Vite”. In questo cammino non siamo soli, perché Gesù cammina innanzi a noi, “immolandosi” per la nostra salvezza, aprendoci la strada per la vita eterna: la Pasqua di Cristo, ci ha detto il Santo Padre è il suo “esodo” che, costandogli tutto il suo sangue, ci salva dalla schiavitù del peccato. Nel Vangelo di questa I Domenica di Quaresima, vediamo in Gesù “il nuovo Adamo”, l’Uomo nuovo, che sa resistere alla caduta, all’inganno del Maligno, che vince le prove e le tentazioni, con la Parola di Dio che è fonte di vita e di verità, è luce che vince le tenebre dell’errore e della menzogna. Con il suo esodo, Gesù ci precede nel deserto e noi lo seguiamo, con la speranza di imitarlo in tutto, cercando nella Parola di Dio la nostra forza, nel Sacramento Eucaristico il sostegno e il nutrimento spirituale quotidiano, nei momenti personali di Adorazione eucaristica l’opportunità di poter dire a Gesù che è l’unico Signore e Dio della nostra vita, nella preghiera personale e nel digiuno la forza spirituale per combattere contro tutti i “demoni” che ci allontanano da Dio, soprattutto il nostro io. Attingendo da Cristo possiamo alimentare la piccola fiamma della fede affidataci nel Battesimo, dunque la Quaresima diviene per noi segno sacramentale della nostra conversione e cammino in cui, riscoprendo il valore di essere figli di Dio, rinnoviamo il nostro Credo e dunque l’appartenenza alla Chiesa come popolo santo. Ingannati dalle astuzie del serpente, Adamo ed Eva, hanno distrutto la comunione piena con Dio: dubitando della Parola di Dio, sono caduti nell’infedeltà e nella disobbedienza. Gesù con la sua umanità rinnova, risanandola, la fedeltà e l’obbedienza in Dio per ogni uomo ed oggi ci chiama, come collaboratori del suo progetto di salvezza, a seguirlo verso la Pasqua, attraverso un vero cammino di conversione. Doniamo il nostro sì al Signore, coltivando nel cuore la speranza di voler essere cristiani rinnovati nel cuore, provati sì, ma felici perché pronti a risorgere nella grazia e nella luce del Divin Volere. La Vergine Maria cammini con noi perché guardando a Lei, alla sua fede incrollabile che l’ha sostenuta nel buio della prova, anche noi forti nella speranza, possiamo seguire la luce di Gesù che è luce di libertà e dunque di vita eterna.

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