02:Apr

Lectio V Domenica di Quaresima - Anno A

Lectio Divina

Gv 9,1-41 (Gv 11,1-45 (forma breve: Gv 11,3-7.17.20)

Siamo ormai vicini a festeggiare la Pasqua del Signore e anche la Parola che ci viene donata in questa V ed ultima Domenica di Quaresima, ci prepara a vivere il passaggio dal buio del peccato verso la luce della salvezza, “dalla morte alla vita”, perché siamo in cammino, e ormai prossimi, alla Risurrezione in Cristo Gesù.

Meditando la Parola di oggi, nel cuore risuona la domanda: “Sono pronto a risorgere con Cristo?”. Gesù, nel Vangelo, testimonia ancora una volta la sua Onnipotenza, in virtù della sua comunione col Padre e, ridonando vita all’amico Lazzaro dimostra la sua infinita Misericordia; con questo gesto Egli infatti desidera chiamare ancora i figli dispersi, a conversione, perché quelli che ancora non credono, possano credere in Lui e nel Padre. Gesù piange nel constatare la morte fisica dell’amico, ma lo risuscita proprio perché vuol far comprendere che Lui è il datore della vita e che solo chi crede in Lui vive in eterno: se non si vive in Cristo lasciando vivere lo Spirito di Dio che abita in noi, si rischia di essere dei morti viventi. Gesù piange anche per ogni figlio che è morto nello Spirito, a causa del peccato, perciò ancora oggi viene a porgerci il suo amore dicendoci che Lui è “la Risurrezione e la vita”. Egli ci chiama a vivere, non solo questi ultimi giorni che ci avvicinano alla Pasqua, ma ogni giorno, confidando in Lui, consegnandogli le debolezze, le preoccupazioni, le difficoltà, le chiusure, le ferite, le continue cadute, tutto ciò che ci rinchiude “nei sepolcri del nostro io” perché Dio possa liberarci “dalla tomba della nostra volontà umana”, donandoci la luce della sua grazia: il dono di vivere nella Divina Volontà. Lasciamo che quelle domande che Gesù pone alle sorelle di Lazzaro, afflitte dal dolore per la perdita del fratello ma così vicine agli insegnamenti del Maestro e Amico, scavino dentro di noi: “Credi tu che io sono la Risurrezione”, “Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?”. Non permettiamo che le difficoltà, le tentazioni, le sofferenze, turbino il nostro rapporto con il Signore, facendoci vacillare e così cadendo nel dubbio dell’errore, ma proprio nei momenti più bui è la Luce di Cristo che dobbiamo far vivere in noi, rimanendo saldi nella sua Parola, nella Parola eterna del Padre: Cristo può risorgerci da ogni morte se lo vogliamo e se glielo permettiamo. Il Signore nel donarsi a noi, ci fa comprendere che è molto importante che anche noi cresciamo nel saperci donare a Lui sempre con fiducia. Come figli di Dio, siamo ormai morti al peccato, nel corpo, ma siamo vivi in virtù dello Spirito che abita in noi, ci dice S. Paolo, ed è grazie allo Spirito che Cristo può ridonarci la vita, può guarirci, liberarci. Il “Maestro ci chiama” a credere fermamente in questo! Non permettiamo dunque che la nostra umana volontà faccia spegnere questo dono di Dio e accogliendo la Misericordia del Padre, mettendoci dinanzi al Signore chiediamogli “da cosa devo risorgere”? Con questo spirito prepariamoci a fare Pasqua con il Signore, perché liberandoci dalle bende del peccato che ci tengono immobilizzati, noi possiamo fare Pasqua con noi stessi e con i fratelli, un passaggio verso una vita trasfigurata dalla Luce di Gesù. La Vergine Maria interceda per noi presso suo Figlio, chiedendo per noi liberazione, guarigione, conversione.

Ultima modifica il Venerdì, 31 Marzo 2017 19:23
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