Lectio Divina
Gv 1,35-42
Con la Domenica in cui abbiamo celebrato il Battesimo di Gesù, si è concluso il Tempo di Natale, dando inizio al Tempo Ordinario, definito come tale, non perché sia meno importante degli altri, ma per creare una distinzione dai Tempi cosiddetti forti, come il Natale, Pasqua,
Avvento e Quaresima. Incamminandoci dunque "nell'ordinarietà" del nuovo Tempo liturgico, il Signore attraverso la sua Parola, non ci fa mancare la straordinarietà della sua presenza, come Verbo vivo in mezzo a noi. Ed è la sua presenza, il suo passaggio che risaltando nel Vangelo di oggi, ci fa comprendere come il "passare" di Gesù, colpisce, non lascia indifferenti, ma muove qualcosa nel cuore dell'uomo. Vediamo come la missione salvifica di Gesù è sempre costante, non si arresta, la sua è una figura che attira, che spinge ad andargli dietro, perché quando Lui passa bisogna cogliere l'attimo. Molto bella nel Vangelo, la testimonianza di Giovanni, che continua a delinearsi senza mai smentirsi, come il precursore, in parole ed opere del Signore, evangelizzando e orientando tutti, soprattutto i suoi discepoli, verso Colui al quale egli non è degno di slegare i sandali, evidenziando come lui sia soltanto strumento del Signore di cui si fa profeta, voce, oltre che seguace già sin dal grembo materno. È l'evangelizzazione, il continuare a "fissare lo sguardo" su Gesù, che consente agli altri di incontrarlo attraverso di noi, permettendo così che sia poi lo sguardo di Cristo a posarsi su quello dei fratelli. Poche ma incisive e vere parole quelle che spingono Andrea e l'altro discepolo a lasciare Giovanni per andare verso il Maestro e vedere dove lui dimora, manifestando il bisogno di vivere un'esperienza cuore a cuore con Gesù, non più fatta di racconti, ma di fatti concreti in cui finalmente sia Gesù in persona a parlare loro. Rivedo nella dinamica di questo Vangelo, la mia esperienza personale di conversione, accomunata alle tantissime testimonianze di giovani, uomini e donne, per i quali l'incontro con Cristo, inizialmente mediato da qualcuno o qualcosa, conduce poi in prima persona a ricercare Cristo, a muovere i passi verso le sue orme, a conoscere da vicino la sua vita, lasciando poi che sia la sua stessa vita a prendere il posto nella propria. Proprio l'altro giorno ho ascoltato su TV 2000 (https://www.youtube.com/watch?v=1M7ztLY3icc) la testimonianza di conversione del giovane musicista appartenente alla nota band "The Sun" famosa in tutto il mondo. Un incontro, quello con Gesù che, cambiando la sua vita e donandone la vera musica, ha mutato anche quella dei suoi amici e componenti del gruppo, perché da quando lo sguardo di Gesù si è posato su tutti loro, è ora Lui a fare musica, è il Maestro che, servendosi del loro talento, può fissare lo sguardo sui tantissimi "fan che li seguono". Ci incamminiamo in questo nuovo Tempo liturgico, con la freschezza della Parola di Dio, che ci "chiama" ad essere cristiani che annunciano il buon profumo di Cristo, pronti a rispondere al suo richiamo, come Samuele, che in tutta la sua vita non lasciò andare a vuoto una sola delle parole del Signore. Non lasciamo che la Parola seminata in noi divenga parole, per questo chiediamo alla Vergine Maria, la grazia di poterla sempre custodire e farla fruttificare alla luce dello Spirito Santo che dimora in noi, per poter avere un orecchio teso alla voce del Signore e un animo pronto a rispondere alla sua chiamata con un "Eccomi" puro, saldo e fiducioso! Lode e gloria a te Signore Gesù!