23:Ott

Grazie Maria

Ed eccoci di nuovo pronti per partire, per andare a trovare Maria dopo ben quattro anni dalla prima volta. Ma oggi è con noi Emanuela (già il nome la dice lunga), lo splendido dono che la Gospa ha chiesto ed ottenuto per noi da Dio Padre; è emozionatissima, sa che che andiamo dalla Madonna "a ringraziare per lei".

L'appuntamento è al mattino prestissimo all'aeroporto di Catania dove veniamo avvolti dall'abbraccio di Padre Carmelo, Madre Meli e di tutto il Piccolo Gregge. Questa volta sappiamo "dove andiamo ed a fare cosa" e proprio questo ci rende impazienti di arrivare, il cuore trabocca di gioia.

Il viaggio scorre veloce, sereno tra preghiere e pensieri di pace.

Arriviamo nel piccolo paese ed ecco, ad un tratto, appare la Chiesa con i suoi campanili gemelli. Siamo finalmente tornati in quel luogo santo dove si va "perché qui appare la Madonna" – come dice Padre Carmelo – dove quattro anni prima eravamo venuti a cercare non sapevamo bene cosa: noi non sapevamo, ma Maria che ci aveva chiamato lo sapeva bene tant'é che lo ha chiesto per noi!
Siamo un gruppo numeroso, ci sono i nostri amici Antonio e Alessia, con Nicolò – altro dono della
Gospa – grazie ai quali venimmo a Medjugorje la prima volta.

Pian piano entriamo in confidenza attraverso i bellissimi momenti di condivisione; ognuno racconta la sua storia, ciascuno porta con sé qualcosa di inportante nel cuore a Medjugorje, è stato chiamato lì per un motivo.

Si prega il Rosario, si celebra l'Eucaristia, le catechesi di Padre Carmelo ci accompagnano durante tutti i giorni.

E' un momento di grande benedizione, riflettiamo su di noi, sulla nostra vita, sul nostro rapporto con il Signore, senza distrazioni, senza "altri impegni" . Partecipiamo alla Santa Messa tutti i giorni, facciamo l'adorazione notturna.

Visitiamo varie comunità nelle quali fioriscono i doni concreti della dedizione a Dio attraverso Maria; andiamo da Nancy e Patrick, due coniugi che grazie ad un messaggio della Madonna letto "per caso" (si fa per dire ovviamente) hanno cambiato totalmente modo di essere, passando da una vita basata sull'avere nella totale assenza del Signore ad una vita al completo servizio di Dio e si dedicano ad accogliere religiosi e pellegrini: la gioia che esprimono i loro occhi quando parlano della loro "svolta" è indescrivibile.

E facciamo anche le salite al Krizevac, il monte della croce ed al Podbrdo, il monte delle apparizioni, pregando la Via Crucis ed il Rosario: due momenti di raccoglimento straordinari, guidati da Sorella Natalia e Sorella Irene, silenziose ma sempre presenti e mai distratte, come due Angeli Custodi.

Ci riproponiamo di cambiare vita, di pregare di più – una volta tornati a casa – e soprattutto "di portare Medjugorje a casa nostra", come dice il nostro Padre, di vivere secondo la "scuola di Maria".

Questo è il vero dono di Medjugorie: il dono di capire che non bisogna aspettare per "darsi completamente a Dio", che non c'é tempo da perdere, che ora è il tempo. Il tempo di amare il prossimo, di mettere da parte i giudizi, i pregiudizi, l'invidia, le recriminazioni, i rancori, tutto ciò, insomma, che ci allontana da Lui!

Fabio, Teresa ed Emanuela

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