05:Apr

Lectio Resurrezione del Signore - Anno B

Lectio Divina

Gv 20,1-9

Questo è il giorno fatto dal Signore rallegriamoci in Lui, Cristo ha vinto la morte per sempre rallegriamoci in Lui! È l’annuncio della Pasqua che in questo giorno risuona nel nostro cuore, un messaggio sì di gioia ma, allo stesso tempo, pieno di speranza, di amore, di pace, tutti sentimenti che sono frutti dello Spirito Santo che il Signore ha effuso in noi nel momento in cui “emise lo Spirito” sulla croce.

Ed è di questi frutti che dobbiamo nutrirci e con cui alimentare questo Tempo Pasquale, tempo di annuncio e di testimonianza, tempo di profezia e tempo in cui, illuminati dalla luce del Risorto, il Signore ci sceglie per andare e proclamare il potere del nome di Cristo e l’autorità che si cela in esso, chiamandoci ad annunciare la vittoria della vita sulla morte, della salvezza sul peccato, della guarigione sul male, sulla debolezza e sulle infermità sia fisiche che spirituali. Mi piace sottolineare la convinzione, la forza che comunica la testimonianza di Pietro, sì, perché lui insieme a Maria di Magdala e Giovanni, è stato il primo testimone vivente, prescelto da Dio, della Risurrezione di Gesù, cioè della potenza della sua Parola fedele; Dio si è servito della caducità spirituale di Pietro, fatta di cadute, rinnegamenti e come ci dice il Vangelo, poco salda (cf. Gv 20,9 “non avevano ancora compreso alla Scrittura”) per proclamare, dopo aver visto con i suoi occhi, la potenza di Dio operata attraverso Gesù Cristo. Ed è questa potenza che risana e che salva che anche noi come testimoni di Cristo, siamo chiamati ad annunciare giorno per giorno, agli sfiduciati, agli emarginati, a coloro che rifiutano l’esistenza di Dio e anche tra noi stessi cristiani che spesso ci lasciamo avvinghiare “dalle cose di quaggiù”, perdendoci d’animo e rendendo così vana e debole la nostra fede capace invece, se vissuta veramente, di vincere ogni dubbio, incertezza e perplessità. L’apostolo Paolo ci esorta a risorgere con Cristo, senza lasciare spazio alle cose umane che ci impediscono di guardare alla vita, alla nostra quotidianità con occhi nuovi, con il cuore sgombro dalle ferite del peccato e risanato dalla certezza che in ogni circostanza, anche la più dura, anche la più sofferta, anche la più buia, la potenza di Dio è capace di rimuovere “la pietra dal sepolcro”, liberandoci e donandoci la libertà di spirito che vive delle cose del Signore, delle cose di lassù. Sì, oggi celebriamo la Risurrezione di Gesù e con essa anche la nostra! Perciò, con questa sicurezza, non facciamo più posto nel nostro cuore ai pensieri, alle situazioni che ci fanno soffrire, ai perché, ai “se e ma”, basta! Risorgere significa che abbiamo lasciato tutto ciò che è corporeo e umano, per lasciarci travolgere in una dimensione spirituale che ci insegna a vivere fissando lo sguardo sulla Divina Volontà, consegnando a Dio il nostro umano perché lo trasformi una volta per sempre in divino, come Gesù ha fatto nella sua divina umanità. Solo se riusciamo a compiere questo salto, potremmo dire di aver fatto Pasqua, perché siamo maturi per poter rinascere, risorgere, ed è solo con questi sentimenti che possiamo “correre”, pieni di Spirito Santo e potenza, verso i fratelli che attendono il passaggio di Dio che risana, guarisce, sconfigge ciò “che ancora è sotto il potere del diavolo”, annienta la morte e ridona vita, la vita che vale la pena vivere!
Maria, Madre del Risorto, ci aiuti a compiere una vera Pasqua del cuore, dell’anima e dello spirito, perché camminando nella Divina Volontà, possiamo rinascere e con fede testimoniare la grazia, la gioia, la bellezza del vivere da risorti! Alleluia!

Ultima modifica il Domenica, 05 Aprile 2015 00:34
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