12:Mar

Lectio II Domenica del Tempo di Quaresima - Anno A

Lectio Divina

Mt 17,1-9

Anche in questa II Domenica del Tempo di Quaresima, il Signore non cessa di dichiararci il suo amore e attraverso il dono della sua Parola viene a cercare ogni uomo aperto e accogliente all’ascolto della sua voce, attento alla sua chiamata. Già nella Prima Lettura tratta dal Libro della Genesi, ...

attraverso cui contempliamo “la vocazione di Abramo”, possiamo tastare concretamente i frutti che derivano da un’anima sensibile alle cose di Dio, attenta a discernere la voce del Signore distinguendola “dalla voce del mondo”, un’anima dunque feconda derivante dalla docilità con cui si lascia lavorare dal Signore, un’anima in cui, l’ascolto della Parola, cioè di Dio, si traduce concretamente nell’abbandono fiducioso alla sua Volontà anche se umanamente incomprensibile. L’obbedienza di Abram è proprio testimonianza della sua fiducia in Dio e diviene modello del rapporto Padre-figlio, relazione che il Signore vuole tessere con ciascuno di noi. Chiamando e attirando a sé l’uomo, Dio rivela la sua Paternità, comunicandoci il suo desiderio di farci figli adottivi, figli che adempiendo Volontà del Padre, gustano quella “beatitudine celeste”, ossia soddisfano il desiderio di felicità che è insito nel cuore di ogni uomo: Dio è la vera felicità e cercarlo o lasciarsi trovare da Lui è la strada verso cui incamminarsi per conquistarla. La rivelazione divina risplende in Gesù Cristo: il figlio amato che in pienezza manifesta l’Amore di Dio per ciascuno di noi. Dio si compiace di Lui, del Figlio che risplende di luce divina, di grazia, del Figlio la cui intera vita è “una Trasfigurazione”. Gesù si lascia trasfigurare, irradiare, plasmare dal Padre e quanto più la sua volontà umana si uniforma a quella del Padre, tanto più in Lui si fa spazio la luce della Divina Volontà che Egli viene a portare nel mondo. L’invito di Dio di “ascoltare” Gesù è dunque la “chiamata” che Egli ci rivolge, affinché non perdiamo di vista mai dalla nostra vita il buon Pastore, che per noi è luce, è guida, è cammino da seguire, è modello da imitare, è maestro da cui imparare, è fratello da amare, è figura del Padre da ascoltare e a cui obbedire. Abramo non ha avuto timore dopo aver ascoltato quanto il Signore gli ha detto, e fa quanto il Signore gli ordina. Anche Gesù fa’ tutto quello che il Padre gli dice. Anche a noi, per mezzo di Gesù, il Padre vuole condurci verso “la benedizione”, verso la salvezza, frutto di un’obbedienza non della mente, ma del cuore, frutto di un cammino che desidera realmente, non solo in questo tempo, ma ogni giorno, portare veri frutti di conversione. Il Santo Padre nel Messaggio per la Quaresima ci esorta a “Crescere nell’amicizia col Signore, ad intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre, soprattutto ascoltando e meditando la Parola di Dio con maggiore assiduità. La Parola di Dio è una forza viva, capace di suscitare la conversione nel cuore degli uomini e di orientare nuovamente la persona a Dio”.

Apriamo le porte del nostro cuore al Padre, per riscoprire in noi, la grazia e la bellezza di essere i suoi figli amati che, rinnovati nello Spirito ritornano a Lui, con il desiderio di compiacerlo aderendo al suo Divin Volere, per un’esistenza trasfigurata.

La Vergine Maria guidi i nostri passi verso l’ascolto della Parola del Signore, perché con fiducia possiamo rispondere al suo richiamo dicendo: “Eccomi Padre, si compia il me il tuo volere”.

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