26:Apr

Lectio IV Domenica di Pasqua - Anno B

Lectio Divina

Gv 10,11-18

È molto tenera questa immagine con cui Gesù esprime il suo amore per i figli che Dio gli ha affidato: sì, perché Lui è il Pastore buono, che ha cura delle “sue pecore” verso le quali non può che manifestare tutta la sua preoccupazione, perché nessuno del gregge che il Signore gli ha dato, vada perduto.

Come è consolante la pagina di Vangelo di questa IV Domenica del Tempo di Pasqua, detta appunto Domenica del Buon Pastore, in cui Gesù si manifesta come il Pastore di ogni creatura sotto il cielo; è molto bello sentire dalle parole di Gesù quanto gli appartengono le “sue” pecore: questo senso di “possessione” svela tutta la sollecitudine paterna di Dio verso ogni uomo, dimostra ed è espressione di come l’obiettivo di Dio sia quello di “custodire la vita dei suoi figli” dalle morse dei mercenari, da tutte quelle situazioni in cui essi possono essere esposti “all’azione dispersiva dei lupi”. Sentiamo in questa Parola tutta l’attenzione che Dio ripone su ciascuno di noi, su ogni battezzato al quale Egli ha donato il soffio del suo Spirito perché potesse rinascere a vita nuova, una vita impregnata, intessuta, formata ad immagine e somiglianza di Gesù Cristo. Si celebra oggi la 52a Giornata Mondiale delle Vocazioni, e riflettiamo su come la primaria vocazione di ogni uomo, è quella di essere chiamati a vivere cristianamente, testimoniando nella propria vita l’appartenenza al gregge della Madre Chiesa sotto la guida di un solo Pastore. Sì, in questo giorno, pensiamo alla nostra chiamata cristiana nel nostro stato di vita e, come battezzati, ringraziamo il Signore per averci chiamato ad essere gregge del suo pascolo, un pascolo in cui ci sentiamo custoditi dall’occhio sempre vigile del Pastore d’Israele che ci protegge, ci guida, ci dona luce, rischiara il nostro cammino, è bussola che conduce i nostri passi e ci orienta sempre a seguire la strada maestra, quella strada che conduce alla vita vera. Gesù oggi ce lo dice chiaramente: Lui è venuto per donarci la sua vita, Egli dona se stesso, perché in Lui noi possiamo ricevere la vita, ma non è bellissimo tutto questo? Perché allora “scartare” la Pietra che con questo gesto creatore, rinnovatore e rigenerante può, donando guarigione, liberazione da ogni infermità fisica, spirituale, morale, fare di ogni uomo un edificio santo e gradito a Dio? Perché non credere nella potenza e nell’autorità “del nome di Gesù il Nazareno” ? Ci sentiamo chiamati a lodare, benedire, glorificare, ringraziare il Signore per il dono della fede, per averci chiamato a seguirlo come piccolo gregge, una sequela di figli che si lasciano guidare da quell’unica Parola che come collante rende il gregge unito, docile, un gregge che cammina sulle orme del Pastore, perché dove passa Lui, nel suo Nome Santo, ogni spirito del male, ogni spirito deviante, viene eliminato, viene allontanato, ogni spirito che può nuocere alla vita delle anime affidate viene cancellato. Grazie Signore, perché sentiamo che Tu ci chiami a seguirti sempre con maggiore slancio e apertura di cuore, perché possiamo crescere nel comprendere cosa significa essere Figli di Dio, uomini che ricolmi del tuo Spirito Santo, possono nel tuo Nome operare grandi cose, guarire e liberare “le pecore che non sono dell’ovile” perché sia Tu stesso a guidarle dentro il recinto, custodendole e proteggendole. Grazie Signore perché donandoci te stesso ci ridoni nuova vita, una vita da donare, una vita per generare altra vita dove ancora c’è morte, c’è oscurità, c’è peccato. Grazie Signore, perché senza alcun nostro merito ci chiami come popolo del tuo pascolo a custodire l’unità, l’umiltà, la piccolezza, la docilità, perché nessuno di coloro che hai scelto possa sentirsi migliore ma, cosciente della guarigione ricevuta, possa predisporsi a ricevere sempre, per poter donare ancora di più, possa farsi sempre più piccolo per donare la grandezza del tuo amore! Si Signore Tu hai il potere di donare la tua vita e di riprenderla per poterla donare ancora! Battezzaci ancora nel tuo Santo Spirito perché nel tuo Nome possiamo camminare come apostoli verso le pecore sperdute della Casa d’Israele. Maria Torre del Gregge, custodisca la nostra vocazione cristiana, perché la luce del Buon Pastore risorto possa sempre essere guida ai nostri passi per poter andare ad annunziare “strada facendo” le grandi opere del tuo amore misericordioso.

Ultima modifica il Sabato, 25 Aprile 2015 11:05
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