02:Nov

Commemorazione di tutti i fedeli defunti Anno A

Gv 6,37-40
La Parola che abbiamo meditato nel giorno in cui la Chiesa ci dona di commemorare i fedeli e fratelli defunti, ci permette di sollevare il nostro sguardo aldilà delle cose visibili, allargando, con gli occhi della fede, l’orizzonte umano verso le cose invisibili, verso il cielo, diminuendo sempre più la distanza che umanamente e razionalmente si fa tra ciò che è terreno e ciò che è celeste.

La Parola di Dio è il mezzo che ci permette di addentrarci nel mistero di ciò che ci attende nella vita oltre la vita, ma anche di vivere la nostra vita terrena nella pace, nella gioia, nella speranza, nella consapevolezza che chi crede in Dio ha la vita eterna, cioè non muore, ma vive, e … io lo risusciterò nell’ultimo giorno. È questa la speranza alla quale noi cristiani siamo chiamati a vivere giorno dopo giorno, annunciando e attendendo con fedeltà come quando si attende il padrone di casa, sempre pronti, con le lampade accese, con l’animo sempre rivolto a Dio, con la promessa che quando Cristo ritornerà nella gloria, avremo la gioia di unirci con il cielo. Ed è in questa visione, con questa certezza che un giorno contempleremo nella terra dei viventi il volto del Signore, che la nostra preghiera cresca in fervore, per preparare le nostre anime all’incontro con Dio e anche con i fratelli che ci hanno già preceduto nella beatitudine eterna. Sappiamo che in questo giorno tante anime in cielo, attendono come rugiada le grazie che si riversano su di loro attraverso le celebrazioni eucaristiche che in questo giorno vengono celebrate per loro, per tutti, anche per coloro a cui nessuno eleva una preghiera. Con questa coscienza, non solo, in questa ricorrenza, ma tutte le volte che partecipiamo alla S. Messa, quando cioè la terra si unisce al cielo, preghiamo perché le anime del Purgatorio possano purificarsi ricevendo le nostre preghiere che con tanto anelito attendono! Nel Vangelo sentiamo come la salvezza di ogni uomo sia preziosa agli occhi del Signore, ed è attraverso Gesù, nel nome del suo Preziosissimo Sangue, che siamo stati riscattati, che siamo stati redenti, perché nessuno vada perduto. Preghiamo la Vergine Maria, Donna dell’attesa, perché ci aiuti a non perdere la nostra anima cedendo al peccato, ma con lo sguardo rivolto al glorioso ritorno del Signore, lasciamoci da Lei sostenere per mantenere saldo il nostro cammino con la fede, la speranza, la carità che l’hanno resa Regina del cielo e della terra!

Ultima modifica il Venerdì, 28 Novembre 2014 17:26
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